Dico dovrebbe però perché non sempre accade… anzi molto spesso pensare è proprio l’attività che ci impedisce di essere felici, che ci mette nei guai e che per alcuni sembra essere anche molto difficile da realizzare.
Lavoro con tante persone e ti posso assicurare che ho visto capitare un sacco di situazioni: dalle più divertenti fino ad arrivare a quelle che ti fanno mettere le mani nei capelli e pensare “Ok adesso spiegami come hai fatto a superare questa cosa della selezione naturale perché o hai avuto un calcio in culo come agli esami per diventare avvocato, oppure davvero non mi spiego come tu non sia ancora stato mangiato da un bradipo preistorico imbalsamato mentre eri al museo di Storia Naturale!” No, non sono esagerata.
Ti assicuro che questa cosa dell’usare il nostro cervello per fare pensieri intelligenti è totalmente sopravvalutata. Ho un amico che dice sempre che se non hai l’intelligenza devi portare con te tanti soldi, sperando che non essendo intelligente tu riesca a farne di soldi. Ma questo è un altro discorso… Quando parlo di intelligenza non intendo il tuo QI o la tua iscrizione al Mensa (non quella dove mangi pasti precotti, ma quell’associazione alla quale puoi iscriverti solo se il tuo QI super il 98° percentile in un test d’intelligenza specifico). Intendo la tua capacità di focalizzarti sulle cose davvero importanti, di essere un passo avanti rispetto agli altri, di saper scegliere come investire il tuo tempo, di non farti prendere da quell’irrefrenabile voglia di essere un cretino per la maggior parte della tua vita.